Ai minatori |
Hola Amigos,
anche l’Argentina come l’Italia e’ suddivisa in regioni ed ora ci troviamo nella regione di San Luis (a nord ovest) esattamente nella “sierra de San Luis” piccola catena montuosa con altitudini massime di 2.000mt; ci sono dei piccoli villaggi costruiti interamente in pietra (avrete capito che qua abbonda!) come anche gran parte delle recinzioni che assieme ai paesaggi collinari ricordano tanto la Scozia, con l’unica differenza che ora essendo periodo di secca i prati sono gialli anziche’ verdi.
Siamo rimasti affascinati da un piccolo paesino, appollaiato nella serra, di circa 300 abitanti, chiamato “La Carolina” che appena raggiunto ci ha dato subito una sensazione di pacee
tranquillita’. Il paese nacque a seguito della scoperta dell’oro nel monte “Tomogasta” alla fine del1.700 ed in pochi anni la colonia spagnola ne estrasse circa 10.000kg, nel 1.800 invece arrivano gli inglesi che con attrezzature tecnologicamente piu’ avanzate duplicarono la quantita’ di oro estratto. All’inizio del 1.900 si insediarono diverse compagnie argentine che cessarono l’estrazione nel 1955 perche’ non piu’ redditizia e cosi la miniera venne ufficialmente chiusa. I minatori lavoranti erano circa 2.000 e come ben si sa la vita in miniera era veramente dura: problemi polmonari dovuti dal respiro della polvere e l’inalazione dei fumi delle lanterne ad olio, differenza di clima dall’interno della miniera costante a 17gradi con l’esterno in inverno sotto zero e in estate
a gradazioni elevate, pericolo di frane nei tunnel; la vita media di unla chiesetta |
minatore era di circa 35 anni e si dice che ancora oggi nelle miniere, nonostante il migliorare delle condizioni di sicurezza dei lavoratori, la loro vita media continui ad essere la stessa.
Ancor oggi diversi cercatori d’oro arrivano qua per cercare oro nel ruscello, ma che fatica ragazzi: pensate che per estrarre 1grammo d’oro occorre vagliare circa 1 tonnellata di sabbia, e la lavorazione viene fatta alla vecchia maniera come avrete sicuramente visto nei film.
Una piccola parte della miniera “Buena Esperanza” oggi e’ aperta ai turisti e noi l’abbiamo visitata con la guida Ariel, abbiamo percorso i tunnel che una volta venivano usati dai minatori per l’estrazione dell’oro.
Il terreno e’ ricco di ferro, zolfo e di manganesio che con le infiltrazione di acqua creano dei disegni naturali.
Siamo saliti sulla cima del monte Tomogasta, in compagnia della nostra piccola guida cagnolino e dalla cima gran vista sulla sierra E ora vamos al Parco Nazionale Sierra de las Quijadas!
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