LAGUNA MARTILLO |
Hola Amigos,
eccoci di ritorno dal trekking piu’ a sud del mondo sull’Isola di Navarino in territorio cileno che effettua il periplo delle meravigliose torri rocciose del “Cordon de los dientes”, attraversando una spettacolare regione selvaggia caratterizzata da cordigliere di nuda roccia e centinaia di laghi.
dal Cerro Bandera verso la laguna Salto |
Partiti da Ushuaia con una barchetta (passaggio davvero costoso) abbiamo attraversato il canale di Beagle per raggiungere in mezz’ora Puerto Navarino e da qua con fuoristrada abbiamo raggiunto via costa la cittadina di Puerto Williams considerata dai cileni la citta’ piu’ a sud del mondo (c’e’ proprio antagonismo tra i cileni e gli argentini!).
nella bufera di neve |
Primo giorno da panico: aspettando la barca abbiamo appoggiato lo zaino vicino ad un termosifone che ci ha fuso un pezzo dello spallino dello zaino, poi sistemato con dei cordini (poteva andare peggio!) – dimenticati totalmente che tra l’Argentina ed il Cile nessun tipo di cibo fresco puo’ passare: noi avevamo gli zaini pieni! Per fortuna il doganiere e’ stato clemente e non ci ha sottratto nulla, abbiamo solo dovuto mangiare mele e carote perche’ troppo in vista.
laguna del Paso |
Partiti di lunedi pomeriggio verso le ore 15.00 belli freschi, con zaini pesanti e per fortuna senza sapere le condizioni meteo che ci aspettavano; tutto sommato ci e’ andata bene perche’ camminando non abbiamo mai preso l’acqua pero’ nei 6 giorni di trekking per un totale di circa 53km siamo stati accompagnati da TUTTI I TEMPI ossia sole, pioggia, neve, grandine ed in ultimo il vento che la seconda notte ci ha tenuti svegli obbligandoci poi all’alba a smontare tutto in fretta e furia (danneggiandoci la tenda con strappo di cordini e piegatura di un montante) e a partire con una piccola bufera di neve e poi grandine.
Da non dimenticare anche il fango che ogni giorno ci ha accompagnato (fortunati di avere con noi le ghiette e scarponi in plastica) anche in tratti di salita impegnativi: immaginatevi carichi con gli zaini, in salita nel bosco ingarbugliato di alberi ed il fango che vi ostacola.. tutta un’avventura, ammettiamo pero’ che alcune volte le tracce infangate ci hanno aiutato a rimanere sul percorso non sempre segnalato.
inizio discesa verso la laguna Guanacos |
Parliamo ora dei paesaggi: SPETTACOLARI!! Diciamo che meteo a parte vale proprio la pena fare il trekking perche’ il paesaggio e’ sempre bello e particolare dall’inizio alla fine; si parte dal livello del mare e si raggiunge un massimo di quota di circa 830mt attraversando diversi passi e laghi incantevoli.
Altra cosa difficile e’ fotografare: stai per fare la foto ed il sole scompare, metti via la macchina e riesce.. insomma una lotta continua da farti camminare con l’apparecchio in mano pronto allo scatto.
Al rientro dall’escursione abbiamo pernottato al giovanile ostello “La Juwa” dove abbiamo incontrato altri viaggiatori locali e non, e con meraviglia abbiamo conosciuto Luca di Venezia in viaggio per 3mesi col quale abbiamo fatto una bella chiacchierata.
indios liberi e felici prima dell'arrivo dei bianchi |
Su questa isola vi e’ anche un interessante museo sulla storia degli indios yaganes che vivevano felicemente sull’isola nudi (si cospargevano il corpo di grasso per proteggersi dal freddo) cibandosi di caccia e pesca ma che iniziarono a morire con l’arrivo dei bianchi che con l’intento di evangelizzarli e civilizzarli li sterminarono.
Prossima tappa: altri trekking in Ushuaia.. oramai ci stiamo affezionando al fango e alla meteo pazza!
FELICI all'arrivo del trekking di 6giorni - circa 53km |
mitici!!
RispondiEliminache bella avventura......e le mosse di arrampicata dello zio......
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